martedì 21 maggio 2013

SETTE LIBRI IN SETTE GIORNI #3

Cari amci ( e amiche ) di bloggher, ci ritroviamo di nuovo con la rubrichetta "sette libri in sette giorni". Mi scuso per la mia assenza, infatti a causa del lavoro trovo la possibilità di fare post per il blog soltanto (appunto) il martedì che è il mio giorno libero e pur cercando in tutti i modi di fare alcuni post da mettere da parte per pubblicare altri giorni della settimana, non riesco proprio a trovare il tempo,poco alla volta riuscirò a riattivarmi come facevo prima(quando non lavoro, un post al giorno è il minimo che posso fare XD).
Ad ogni modo, iniziamo con i consigli che oggi mi sento di darvi; per voi questa settimana ho scelto questi sette libricini, sempre al di sotto delle 200/210 pagine:


UNA SCRITTURA FEMMINILE AZZURRO PALLIDO


L'Austria degli anni '30 fa da sfondo alle vicende di un alto funzionario statale a cui la donna amata e perduta tanto tempo prima scrive una lettera. In questo testo rivivono le atmosfere del 1936, l'arrendevolezza dei ministri convinti a torto di poter frenare con l'antisemitismo la pressione inarrestabile di Hitler (che Werfel non esitò a definire un "satanico anticristo").
autore: Franz Werfel
editore: adelfi
pagine: 131










LO SPARO

Susan e Jeff sono sposati da venticinque anni. Venticinque anni di felicità, tenerezza e complicità. Perché allora il ladro scoperto nella loro casa di New York cambierà così tanto la loro vita? Perché Jeff guarda Susan con occhi diversi? Perché dubita della sua identità? Nel corso di un'inchiesta, Jeff scopre che la donna che ama da sempre, colei che ha sposato nella buona e nella cattiva sorte, nasconde dei segreti inconfessabili.
AUTORE: Marc Levy
editore : Corbaccio
pagine: 72 







 
NOVECENTO


Il libro racchiude la storia, raccontata dall'amico suonatore di tromba, sotto forma di monologo, di Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento, pianista sul transatlantico Virginian. Abbandonato sulla nave da emigranti, viene allevato da uno dei componenti dell'orchestra. I suoi elementi naturali divengono il transatlantico, il mare e la musica. Non è mai sceso a terra e vive ed esiste solo sul Virginian dove presto diventa un pianista di successo. Anche se non ha mai visto che mare e porti, viaggia moltissimo, con la fantasia, carpendo le notizie dai passeggeri che incontra. A 32 anni decide di scendere a terra, ma all'ultimo momento Novecento ci ripensa e corre a rifugiarsi nuovamente nell'antro della nave.
Autore: Alessandro Baricco
editore: Feltrinelli
pagine:64





LA MORTE DELLA PIZIA

"Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e per l'ingenua crudeltà dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga e secca come quasi tutte le Pizie che l'avevano preceduta, ascoltò le domande del giovane Edipo, un altro che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una cosa del genere nei circoli aristocratici, dove, senza scherzi, donne maritate davano a intendere ai loro consorti, i quali peraltro finivano per crederci, come qualmente Zeus in persona si fosse giaciuto con loro. Con queste parole spigolose e beffarde ha inizio ""La morte della Pizia,"", e subito il racconto investe alcuni dei più augusti miti greci, senza risparmiarsi irriverenze e furia grottesca. Ma Durrenmatt è troppo buono scrittore per appagarsi di una irrisione del mito. Procedendo nella narrazione, vedremo le storie di Delfi addensarsi in un ""nodo immane di accadimenti inverosimili che danno luogo, nelle loro intricatissime connessioni, alle coincidenze più scellerate, mentre noi mortali che ci troviamo nel mezzo di un simile tremendo scompiglio brancoliamo disperatamente nel buio"". L'insolenza di Durrenmatt non mira a cancellare, ma a esaltare la presenza del vero sovrano di Delfi: l'enigma."
autore:Friedrich Durrenmatt
editore: adelfi
pagine: 68



IL PESO DELLA FARFALLA

Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. E novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l'odore dell'uomo, dell'assassino di sua madre. Anche l'uomo, quell'uomo, era in là negli anni, e gran parte della sua vita era passata a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell'uomo porta, impropriamente, il nome di "re dei camosci" - per quanti ne aveva uccisi. Ha una Trecento magnum e una pallottola da undici grammi: non lasciava mai la bestia ferita, l'abbatteva con un solo colpo. Erri De Luca spia l'imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenere tutti i duelli. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l'immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, del ladro di bestiame, che non ha mai avuto una vera storia da raccontare per rapire l'attenzione delle donne, per vincere la sua battaglia con gli altri uomini. "In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove," dice De Luca. E qui si racconta, per l'appunto, di questi due animali che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale.
Autore: Erri De Luca
editore: Feltrinelli
pagine: 70




I PESCI NON CHIUDONO GLI OCCHI


A dieci anni l'età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D'estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant'anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l'abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano. 
Autore: Erri De Luca
editore: Feltrinelli
pagine:115 









IN VIAGGIO SU UNA GAMBA SOLA

 "Il premio Nobel 2009 a Herta Müller riporta alla nostra attenzione questo romanzo per tanti aspetti autobiografico, scritto subito dopo il passaggio dell'autrice dalla Romania alla Germania ovest (1987) e pubblicato nel 1989 alla vigilia della caduta del Muro di Berlino. Si tratta di una delle prime e più forti testimonianze della difficoltà di vivere quel passaggio. È un'opera che racconta, infatti, l'esperienza di fuga da una dittatura e il travaglio di un esilio volontario, tanto cercato quanto doloroso e traumatico; della nostalgia e della perdita, della vita nomadica, di una coazione al movimento attraverso stazioni grandi e piccole, su treni, scompartimenti, sale d'aspetto e lungo binari. Con uno stile secco e tagliente, con un racconto senza ornato e senza tentazioni sentimentali, con una lingua alla quale resterà sostanzialmente fedele negli anni, Herta Müller fissa quasi ossessivamente gli oggetti e i gesti minimi di una vita tra confini e non-luoghi, racconta gli amori, le inibizioni e i ricordi di una giovane donna, il suo disagio di fronte a nuove relazioni umane. Questo romanzo, nel quale si intrecciano e si confondono valenze simboliche e dati di realtà, costituisce senza dubbio una tappa centrale nel coerente percorso di scrittura che ha portato Herta Müller ad ottenere il massimo riconoscimento internazionale". (Maria Fancelli)
Autrice: Herta Muller
editore:Marsilio
pagine: 168


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